L’infanzia e l’adolescenza sono due fasi dello sviluppo in cui l’individuo affronta
numerosi cambiamenti che avvengono sul piano fisico, cognitivo, affettivo e
comportamentale e in cui si creano le basi della personalità adulta.

Adolescenti e bambini difficilmente sono in grado di esprimere e riportare verbalmente
i loro problemi e di chiedere aiuto ad un adulto per affrontarli: ecco perché di solito
manifestano il proprio disagio attraverso sintomi fisici (mal di testa, vomito, mal di
pancia, difficoltà a dormire…) oppure attraverso comportamenti, aggressività,
irritabilità, capricci, molteplici paure e fobie, difficoltà di addormentamento,
problematiche alimentari.
Questi sono segnali con cui il bambino cerca di comunicare a mamma e papà il suo
malessere: porvi attenzione e prendere in considerazione tali segnali è già un primo
passo verso la comunicazione, l’accettazione e la ricerca di una soluzione per il
bambino e per la famiglia.

Il confronto con lo psicologo specializzato in età evolutiva può essere utile per trovare insieme strategie efficaci per affrontare il problema e sostenere il bambino.
Per quanto riguarda gli adolescenti, le sintomatologie sono spesso difficili da decifrare e assumono molteplici sfaccettature; nell’adolescenza ai problemi psicosomatici si aggiungono problemi di relazione, problematiche di tipo affettivo, scolastico a cui possono aggiungersi problemi legati a condotte devianti, trasgressive o antisociali.

Per questo motivo la diagnosi in ambito evolutivo va effettuata attraverso un’accurata
valutazione diagnostica che permetta di indagare la natura di alcuni comportamenti e le trasformazioni fisiche e mentali tipiche di questa fascia di età.
Gli strumenti utilizzati variano a seconda dell’età e del livello di sviluppo del minore.